mercoledì 22 febbraio 2012

In memory of... - Dolce di arance

 Questo post è per Puffino.


 Chi mi conosce sa chi era e che cosa rappresentava per me quella forza della natura entrata rocambolescamente nella mia vita poco meno di quattro anni fa. E che ne è uscita in un grigio freddo mattino di un anno fa.
 Si chiamava Attila, ma nel momento esatto in cui l'ho visto ha capito che per me sarebbe stato sempre e solo Puffino, tenera palla di pelo bianco dal naso rosa, poi diventata un grande pastore maremmano dal tartufo nero con qualche residua macchiolina rosa, a ricordarmi il meraviglioso cucciolo che aveva illuminato la mia vita.
 Puffino era il migliore amico che si potesse avere, cocciuto testardo ostinato, curioso festoso affezionato, disarmante irresistibile combinaguai dagli occhi dolci e dal cuore buono.
 Come dimenticare i disastri che quotidianamente combinava con l'ingenuità di un cane che... "pensa di essere una farfalla ma non si rende conto che è un elefante"?! (cit. di Ricky :-)
 Ma come dimenticare il membro della famiglia che ti salutava per primo al mattino, che poi si affacciava alla finestra della cucina per farti sentire la sua presenza mentre facevi colazione e che a questo punto cominciava a reclamare la sua passeggiata finché non lo accontentavi?
 E che continuava ad accompagnarti con quella sua... ingombrante maldestra e anche per questo eccezionale insostituibile presenza per tutto il resto della giornata?

 Ma ora basta con i ricordi, è tempo di presentarvi il dolce di oggi, uno degli ultimi preparati prima che la luce dei miei occhi si spegnesse.


 Questo dolce alle arance l'ho preso dal solito, strepitoso libro di Trish Deseine, I Love Torte, a sua volta tratto da una ricetta di Donna Hay, e ve lo consiglio per la colazione, per un tè, per il dessert, insomma, per tutte le occasioni e a tutte le ore, per accompagnare i vostri momenti belli con gli amici, perché senza di loro cosa sarebbero le nostre vite?


Dolce alle arance
di Donna Hay


      
·    4 uova
·    220 gr di zucchero
·    150 gr di farina
·    1 cucchiaino di lievito
·    150 gr di burro fuso
·    120 gr di mandorle in polvere
·    1 cucchiaino di scorza di limone grattugiata

Per lo sciroppo
·    225 gr di zucchero
·    125 ml d’acqua
·    3/4 arance, affettate molto finemente

  Per lo sciroppo, mettere lo zucchero e l’acqua in una casseruola, scaldare finché lo zucchero si è sciolto, poi unire le fette d’arancia. Lasciar cuocere dolcemente, per 10-15 minuti circa, finché le arance sono tenere ma tengono ancora. Togliere dal fuoco, scolare le fette e tenerle da parte, insieme allo sciroppo.
 Montare con le fruste le uova e lo zucchero per circa 10-15 minuti, finché il composto è molto chiaro e ha triplicato di volume.
 Setacciare la farina e il lievito sulle uova e mescolare delicatamente sollevando la pasta in modo da conservare più aria possibile.
 Unire il burro, un pizzico di sale, le mandorle e la scorza di limone e mescolare di nuovo.
 Imburrare e foderare di carta forno il fondo e i lati di uno stampo a cerniera di Ø 20 cm.
 Sistemare le fette d’arancia sul fondo e lungo i lati premendo in modo che non si muovano quando si verserà l’impasto del dolce.
 Infornare a 160°C per 50 minuti circa. Provare la cottura del dolce con uno stecchino.



 Tirare fuori dal forno e lasciar raffreddare per alcuni minuti su una griglia prima di sformare.
 Sformare e versare lo sciroppo sulla superficie in modo da creare una bella glassatura.
Lasciar raffreddare completamente prima di servire con un po’ di sciroppo a lato se ne è rimasto.



 Ciao Puffino, piccolo grande amico, sarai sempre nel mio cuore ogni giorno della mia vita.


 E ciao a tutti voi, vi aspetto alla prossima, con l'augurio di riuscire a dedicare quanto più tempo possibile ai vostri cari, perché non possiamo sapere cosa la vita ci riserva domani e dobbiamo imparare a cogliere il valore di ogni attimo irripetibile che ci è donato.

giovedì 9 febbraio 2012

Cottura al vapore - Involtini di sogliola in agrodolce

 Buongiorno a tutti i miei amici, blogger e non!

 La ricetta che vi propongo oggi è un'idea semplice ma saporita per presentare un pesce delicato come la sogliola (che può essere cmq sostituita a vostro piacere, ad esempio con il sanpietro o il rombo, anche perché viene tritata, per cui non è necessario un pesce di una forma particolare) in modo insolito ma non troppo, utilizzando la cottura più adatta a mantenere intatte le proprietà nutritive degli alimenti, il vapore.
 Nella ricetta, la bieta, che avvolge le polpettine di pesce, viene cotta al vapore sia prima che dopo la farcitura, appunto per cercare di preservare il suo prezioso apporto di vitamine e sali minerali, mentre la sogliola e la cipolla subiscono una precottura in padella per rendere il piatto più saporito.
 In questo periodo a metà tra le abbuffate natalizie e quelle carnevalizie, piatti come questo ci permettono di fare la pace con la bilancia, senza litigare con la gola, quindi... provatelo anche voi!!



Involtini di sogliola e bieta in agrodolce

Ingredienti per 4 persone
 ·    tre sogliole sfilettate
 ·    2 cipolle rosse
 ·    8 foglie di bieta
 ·    un’acciuga
 ·    30 gr di olive nere
 ·    35 gr di uvette
 ·    un albume
 ·    vino bianco
 ·    olio e sale

 Far appassire per 15/20 minuti le cipolle tagliate a rondelle in una padella con olio e sale.
 Cuocere la bieta al vapore con un pizzico di sale.
 Sciogliere l’acciuga in padella con un filo d’olio, unire i filetti tagliati a pezzi grossolani e sfumare con il vino. Cuocere per 5/6 minuti, quindi frullare, trasferire il composto in una ciotola e unire le olive tagliate a metà, le uvette e l’albume e regolare di sale.
 Stendere il composto sulle foglie di bieta, arrotolarle e cuocere questi involtini al vapore, coperti dalle cipolle, per 10/15 minuti.



 Con questa ricetta partecipo al contest "Cottura al Vapore" di Archcook


 Affrettatevi a partecipare, avete tempo fino al 14/02!

 ... e buone cucine!!