giovedì 30 giugno 2011

So fast - Dolcetti al Vin Santo


Buongiorno a tutti!

Ormai si può dire che l'estate sia entrata a pieno diritto nelle nostre città ... le giornate più lunghe, le strade assolate, l'afa che mentre cammini per strada ti fa ... CALDAMENTE! desiderare quella pioggia che fino a poco tempo fa detestavi cordialmente ...

Beh, non so cosa ne pensate voi, ma io con questo caldo ho l'esigenza di zuccheri per cominciare la giornata con energia e contrastare la fiacchezza che gira a braccetto con il caldo ...



Con questa premessa, i biscottini che vi propongo  sono in realtà un must per l'estate e per l'inverno, sono buoni ad ogni ora, dalla colazione alla merenda al dessert del dopo cena, risultano graditi a tutti e ancora non ho trovato nessuno che abbia saputo resistere ad un bis, un tris ... dopo averli assaggiati!

Considerato poi che sono estrememente semplici e veloci da realizzare ... beh, siete ancora lì a guardarli? Correte a prepararli! ;-)



Dolcetti al Vin Santo
(da una vecchia puntata della Prova del Cuoco)

·         500 gr di farina
·         200 gr di Vin Santo (se poi avete quello fatto in casa ... beh, che volete di più?!)
·         200 gr di olio di semi di girasole
·         200 gr di zucchero
·         una bustina di lievito per dolci
·         100 gr di pinoli
·         200 gr di gocce di cioccolato (o uvette)
·         sale
·         zucchero a velo

 Versare in una ciotola la farina setacciata con il lievito, unire il Vin Santo, l'olio di semi, lo zucchero, i pinoli, le gocce di cioccolato e un pizzico di sale.
 Impastare velocemente il tutto, quindi formare delle palline, disporle su una teglia con carta da forno e cuocere a calore massimo per 15 minuti.
 Spolverare con zucchero a velo.



E naturalmente ... buon appetito!

lunedì 20 giugno 2011

A day at home - Torta di ricotta

Il lusso di una giornata passata a casa ...
La soffice dolcezza di una torta con la ricotta ...


Torta di ricotta

·         250 gr di ricotta
·         50 gr di burro t.a.
·         300 gr di zucchero
·         300 gr di farina “00”
·         2 uova
·         un cucchiaio di brandy
·         una bustina di lievito per dolci
·         latte q.b.
·         sale
·         canditi (o uvette ammollate in acqua tiepida, strizzate e passate nella farina, gocce di cioccolato, …) (fac.)
·         zucchero a velo

Lavorare il burro e la ricotta con lo zucchero, unire i tuorli, il liquore e, poco per volta, la farina setacciata con il lievito; amalgamare il tutto fino ad ottenere un composto piuttosto morbido (unendo un po’ di latte se necessario) e unire i canditi se piacciono e per ultimi gli albumi montati a neve con un pizzico di sale.
Versare in una teglia imburrata e infarinata e cuocere a 180° per 40 min. circa.
Spolverare di zucchero a velo.
L'affetto di un amico ...


 La casa è dov'è il tuo cuore ...

Buona serata amici ... :-)

lunedì 13 giugno 2011

So simple - Tartufi al cacao

Della serie a volte ritornano ... rieccomi qua!

Questa volta con qualcosa di molto meno impegnativo (ma non meno delizioso :-) rispetto alla ricetta del mio primo post ... ma con il caldo che fa in questi giorni dei dolcetti freschi freschi veloci veloci da fare in 5 minuti (e finire in molto meno tempo!) non sono affatto un'idea malvagia!

Per questo vi propongo questi dolcetti al cacao, una ricetta che mi ha passato la mia amica Lucia e che non è stata modificata di una virgola



La ricetta? niente di più semplice:

Tartufi al cacao
  • 100 gr di mandorle tritate
  • 100 gr di cacao in polvere amaro
  • 100 gr di zucchero
  • 1 albume
  • 50 gr di burro fuso
  • confettini o codette
 Amalgamare le mandorle, il cacao, lo zucchero, il burro e l'albume montato.
Formare delle palline e rotolarle nella granella.
Conservare in frigo.

Tra l'altro immagino che questi ingredienti li abbiate tutte in casa quindi ... che aspettate? Buon divertimento e naturalmente ... buon appetito!

venerdì 3 giugno 2011

Un tè da matti

(liberamente adattato da Alice nel Paese delle Meraviglie)







(personaggi disegnati con pastelli a olio e incollati su un sostegno in cartone)

... Il Gatto si limitò a sogghignare quando vide Alice ...

 "Micino del Cheshire ... Mi diresti per cortesia quale strada devo prendere per andarmene da qui?"

 "Tutto dipende da dove vuoi arrivare" rispose il Gatto

 "Il dove non ha grande importanza ... disse Alice

 "E allora non ha grande importanza neanche la strada da prendere" commentò il Gatto

 "... basta che arrivi da qualche parte" aggiunse Alice


 "In quella direzione" disse il Gatto ... " vive un Cappellaio, e in quella ... vive una Lepre Marzolina. Fa' visita a chi vuoi: tanto sono matti tutti e due"

 "Ma io non voglio andarmene in mezzo ai matti!" protestò Alice

 "Oh, non puoi evitarlo" disse il Gatto "qui sono tutti matti!"

... Concluse il Gatto e svanì

Alice cominciò a camminare nella direzione in cui pareva vivesse la Lepre Marzolina 
 "Cappellai ne ho già conosciuti ... la Lepre Marzolina deve essere più interessante ..."
così dicendo, alzò gli occhi, ed ecco di nuovo il Gatto, seduto su un ramo 
d'albero

 "Vorrei che la smettessi di sparire e ricomparire così all'improvviso: mi fai girare la testa!"

 "Va bene" disse il Gatto
e questa volta scomparve lentamente, cominciando dalla punta della coda, e finendo con il ghigno, che rimase per un po' dopo che tutto il resto era scomparso

 "Beh, ho visto spesso gatti senza ghigno" pensò Alice "ma mai un ghigno senza gatto! ..."

Aveva percorso un breve tratto di strada ed era già in vista della casa della Lepre Marzolina


Davanti alla casa, sotto un albero, c'era una tavola apparecchiata, e la Lepre Marzolina e il Cappellaio erano lì che prendevano il tè. tra loro era seduto un Ghiro, profondamente addormentato ...

 "Prendi un po' di vino" disse la Lepre Marzolina, con tono affabile


Alice guardò bene sul tavolo, ma non vide altro che tè
 "Non vedo vino" fece notare

 "Non ce n'è!" disse la Lepre Marzolina

... e tutti rimasero in silenzio per qualche minuto ...

 "Propongo che la fanciulla ci racconti una storia" intervenne la Lepre Marzolina

 "Temo di non conoscerne nessuna" disse Alice

 "Allora ce la racconterà il Ghiro!" gridarono all'unisono


 "C'erano una volta tre sorelline" cominciò dunque il Ghiro

 "E cosa mangiavano?" domandò Alice, sempre molto interessata a quello che si mangiava e si beveva

 "Si nutrivano di una ..."

 Torta ai Fiori di Sambuco



 "Una torta ai fiori di sambuco?
 E come la preparavano?!" disse Alice

 "È molto semplice:
 fondevano a bagnomaria 200 gr di burro e lo lavoravano per un quarto d'ora con 180 gr di zucchero, 130 gr di farina gialla fine e 110 gr di farina bianca mescolate insieme, i fiori di cinque infiorescenze di sambuco (in inverno usavano 15 gr dei fiori che avevano raccolto in primavera e fatto essiccare all'ombra), un uovo e due tuorli; alla fine, aggiungevano i due albumi che avevano montato a neve con un pizzico di sale, versavano il tutto in una tortiera di 22 cm di diametro imburrata e infarinata e infornavano a 180° per 45 minuti"




Il Ghiro aveva chiuso gli occhi e stava per addormentarsi, ma, pizzicato dal Cappellaio, si risvegliò con un gridolino, e riprese
 "Sai quando diciamo molto moltissimo? Hai mai assaggiato una torta così molto moltissimo moltissimissimo semplicissima e buona buonissima?"

 "Ma se lo chiede a me" disse Alice molto imbarazzata "io non credo ---"

 "Allora non dovresti parlare" disse il Cappellaio

Un tono così brusco era più di quanto Alice potesse sopportare: si alzò profondamente disgustata, e se ne andò ...

 "Mai e poi mai tornerò in quel posto!" disse Alice avviandosi verso il bosco
 "È il tè più stupido al quale abbia mai partecipato in vita mia!"




Questa torta vi lascerà senza parole per due motivi: quando la preparerete, perché è di una semplicità imbarazzante; e poi mentre la gusterete con un tè fumante, perché sarete così inebriati dall'aroma che sprigiona, che per un po' non riuscirete ad aprir bocca, se non per mangiare :-) ... perché nel suo aroma c'è la primavera, ci sono le rondini che rallegrano i cieli, le api che ronzano sui fiori, le giornate che si allungano e l'aria tiepida che ci fa dimenticare il rigore invernale...
Trovai la ricetta anni fa in un giornale, e, dopo averla provata, non l'ho più abbandonata. E lo stesso vale per Tuki, alias Ciliegina sulla Torta, il cui blog è un appuntamento assolutamente imperdibile, un po' come il tè pomeridiano al quale è ispirato il bellissimo contest "È sempre l’ora del tè!" e al quale ho l'onore di poter partecipare con questa umile, ma eccezionale, ricetta.

Cosa posso aggiungere? Rifacendomi a una citazione colta “È tardi! È tardi!!”, disse il Bianconiglio ...
"Affrettatevi a cogliere il meraviglioso sambuco prima che finisca!" (o qualcosa del genere :-)